"Grand Tour" è un ciclo di lavoro composto da installazioni spesso site/context specific e opere pittoriche di piccole e medie dimensioni, ispirato ai viaggi di fine '700 e inizio 1800.
Il viaggio è, in questi lavori, la componente centrale. Negli itinerari compiuti nelle maggiori città d'arte italiane, ricche di stratificazioni e di memorie storiche, in un percorso ancora in fieri, sono state raccolte cartoline e immagini provenienti dai bookshop dei musei, fotografie, di paesaggi o di particolari architettonici, scattate durante il tour; sono stati raccolti frammenti, tra cui minerali presenti sul territorio quali - come nel caso dell'ultimo viaggio compiuto in Sicilia - la pietra vulcanica dell'Etna e l'arenaria presente sulla costa della Val di Noto. Da questi minerali sono stati ricavati dei pigmenti, mentre le immagini raccolte vengono disposte sul supporto come frammenti - appuntati con degli spilli che, associati e sovrapposti ad altri frammenti di fogli di acetato dipinti con pigmenti, vanno a costituire dei piccoli lavori, delle miniature, racchiusi dentro a dei passe-partout con delle forme che ricordano e rimandano alle formelle del 1400 o del Barocco: piccoli collage non definitivi, frammentari, ipoteticamente removibili che descrivono, o meglio evocano, le suggestioni dell'Italia, ma testimoniano anche la precarietà che stiamo vivendo. Opere che si compiono nella nostra memoria, come piccoli scatti che fotografano qualcosa che vorrebbe essere definitivo ma che non lo può essere.